La sfortuna di Jacopo Piccinino. Storia dei bracceschi in Italia 1423-1465
Jacopo Piccinino, condottiero perugino di grande fama, morì in circostanze oscure nel 1465.
La compagnia di ventura da lui comandata, i bracceschi, era più di una semplice compagnia di mercenari, grazie a una tradizione prestigiosa e ad alleanze politiche importanti.
Si ricostruisce qui la storia dei bracceschi nel Quattrocento e il loro sorprendente ruolo al centro di una rete politica che si oppose ai regimi dei maggiori stati italiani.
In Appendice la "Vita di Jacopo Piccinino" di Giovangirolamo Rossi.
INDICE:
Tavola delle abbreviazioni
Introduzione
CAPITOLO I. 1423-1443
- Braccio
- Origini familiari.
- La compagnia di ventura
- L’eredita` di Niccolo` Piccinino
CAPITOLO II. 1444-1454
- Gli ultimi anni di Filippo Maria Visconti
- La prima repubblica ambrosiana
- La seconda repubblica ambrosiana
- Partesano
- Venezia
- La pace
CAPITOLO III. 1455-1456
- Genti casse
- Siena
- Alfonso
CAPITOLO IV. 1457-1458
- La spedizione in Romagna
- Borso
- Ascoli
- Malatesta Novello
- Callisto III
- Assisi
CAPITOLO V. La spedizione angioina
- Due re e due principi d’otlralpe
- Genova
- Pietro de’ Pazzi e i bracceschi fiorentini
- Il Principe di Taranto, i baroni e le citta` del Regno
- Prima della partenza
CAPITOLO VI. 1460
- Annus horribilis
- Passaggio nel Regno
- Sarno e San Flaviano
- I congiurati romani, i Savelli e gli Anguillara
- Il capo e le membra
CAPITOLO VII. 1461-1463
- Ancora Genova, Luigi XI e donna Lucrezia
- La malattia di Francesco e l’inverno di Piacenza
- Troia
- Celano, Sulmona, Archi
CAPITOLO VIII. 1464-1465
- A Milano
- A Napoli
CAPITOLO IX. Bracceschi
Conclusione
Appendice
Bibliografia
Indice dei nomi di persona e di luogo