Concepito nel 1831 e pubblicato in volume nel 1836 con un’appassionata prefazione di Emerson,Sartor Resartus (o “La Filosofia degli Abiti”) è un libro davvero unico per struttura formale, registro linguistico e contenuti di pensiero. È allo stesso tempo testo e commento al testo, è satira di costume, filosofia, racconto autobiografico. È il caleidoscopio della multiforme genialità creativa di Carlyle.
Questa nuova traduzione italiana segue la prima e – per quanto ci risulta – unica, finora realizzata, vecchia di un secolo.
«[...] Nessuno ha sentito con altrettanta intensità che questo mondo è irreale (irreale come gli incubi, e disumano). Sartor Resartus spiega e giustifica questa irrealtà [...] Non esiste un libro più intrepido e vulcanico, più tormentato dalla desolazione, di Sartor Resartus.» (Dalla Nota preliminare di Jorge Luis Borges)
Thomas Carlyle (Ecclefechan, Scozia 1795-Londra 1881)
Nato in una famiglia rigidamente calvinista, studiò alla Università di Edimburgo, di cui nel 1866 divenne rettore. Personalità fra le più possenti, complesse e per certi versi contraddittorie del periodo vittoriano, avversò la civiltà “moderna”, utilitaristica, materialista, democratizzante, del suo secolo, vagheggiando un ritorno a sistemi di governo dell’aristocrazia dell’intelletto e del lavoro.
La sua prosa imaginifica, ricca di vastissima strumentazione allegorica e di traboccante energia creativa, contrassegna tutta la sua produzione letteraria che tocca campi disparati: dalla storia alla politica, alla biografia, alla religione, all’economia. Tra le sue opere più celebri ricordiamo: The French Revolution, (1837); On Heroes, Hero-Worship and the eroic History (1841); Past and present (1843). Di Thomas Carlyle, Liberilibri ha pubblicato Cartismo (1999).
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