Robin hood, tra leggenda e storia
Autore: Holt. C.J.
Pagine : 288.
Con questa sua opera, James C. Holt indaga in diverse direzioni, cerca negli archivi, segue le tradizioni popolari, approfondisce i poemi medievali. E si mantiene in costante equilibrio fra il personaggio forse realmente esistito e la figura leggendaria che ha ispirato ballate e racconti fin dal XIII secolo.
Con ROBIN HOOD, Holt intesse un’opera di geometrica esattezza storica e , insieme, una narrazione di grande fascino. Nelle vicende del fuorilegge di BARNSDALE, qui rievocate con generosi brani originali, rivive il Medioevo inglese in tutta la sua complessità, con i suoi ceti rigidamente suddivisi in nobili, cavalieri, possidenti, gentiluomini di campagna, abati e sceriffi: un variopinto palcoscenico che sembra creato apposta per incorniciare le rutilanti imprese di Robin Hood e del suo compare Little John.
Il pensiero di James C. Hole è chiaro: reale o immaginario, Robin Hood è il frutto di una società dove le carestie portavano al ladrocinio e al saccheggio, dove la violenza era un fatto naturale e accettato. In questo mondo duro e aspro, Robin Hood incarna il coraggio, l’avventura, il rischio. Poiché i ruoli sociali sono fossilizzati, Robin Hood assume la parte dell’eroe libero e multiforme, spietato con gli avversari, cortese con le donne, devoto a Maria Vergine, pronto al gesto aristocratico ma anche alla caccia proibita e alla grassa risata che riempie di suoni la "foresta verde".