Viaggiare nel Medioevo. Dall'ospitalità alla locanda

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Autore: Hans Conrad Peyer., traduzione a cura di N. Antonacci, editore Laterza, pagine 406
ESAURITO

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Il Medioevo è un'età di grandi viaggi, di cui l'ospitalità è il presupposto fondamentale. Dai pellegrini in cammino verso Gerusalemme o verso Santiago de Compostela, dai mercanti in viaggio per le fiere francesi, fiamminghe e italiane, dai sovrani e dai potenti laici ed ecclesiastici itineranti per amministrare il potere e la giustizia sino alle folle di diseredati in cerca di fortuna per le strade d'Europa, ognuno poteva trovare una sistemazione e un pasto conforme al proprio rango, nel palazzo sontuoso o nella stalla sovraffollata e maleodorante.
Grazie al costante collegamento con gli aspetti fondamentali dell'economia, della stratificazione sociale, del potere, dell'amministrazione, della religiosità e della mentalità medievale, questa storia del viaggio nel Medioevo finisce col coincidere con la storia stessa della società medievale.

Indice:


Ringraziamenti 

Abbreviazioni 

Parte prima Introduzione. Forme antiche di ospitalità:

I. L'ospitalità – gratuita

II. Sviluppi successivi dell'ospitalità

III. L'ospitalità dovuta a sovrani e potenti

IV. L'ospitalità professionale

V. Le teorie sull'evoluzione delle forme di ospitalità

VI. Panoramica sul Medioevo.

Parte seconda L'ospitalità nel medioevo barbarico e nell'alto Medioevo:

I. L'ospitalità gratuita

II. Ospitalità gratuita senza vitto

III. La nascita dell'ospitalità a pagamento

IV. Le taverne

V. L'ospitalità ecclesiastica: «xenodochia», monasteri, ospedali e ospizi

VI. Alloggi comunitari e acquartieramento coatto per mercanti

VII. Forme coattive dell'ospitalità dovuta a sovrani e signori d'alto rango

VIII. L'ospitalità dovuta a potenti di rango inferiore

IX. Dall'ospitalità aristocratica gratuita e da quella obbligatoria dovuta ai potenti sino alla locanda a pagamento. 

Parte terza Le locande nel basso Medioevo:

I. Taverne e locande come istituzioni pubbliche

II. Taverne e locande come luoghi di scambio con funzioni di mercato

III. Nomi e insegne delle locande

IV. Disposizioni sul vitto e l'alloggio e compiti di polizia degli osti

V. La locanda come luogo di detenzione di prigionieri e ostaggi e come luogo d'asilo

VI. La locanda come punto di partenza di disordini e congiure

VII. Aspetto esterno e interno delle locande

VIII. Capienza di posti, numero e diffusione delle locande

IX. Status sociale degli osti e delle locande

X. Organizzazione corporativa degli osti e norme di tutela contro la concorrenza.

Parte quarta Bilancio retrospettivo e conclusioni:

I. Considerazioni metodologiche

II. Le forme dell'ospitalità e le loro trasformazioni

III. La transizione alla locanda. 

Note 

Fonti e materiale bibliografico

 

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