Tre elites coloniali. - Roma, la Spagna e le Americhe

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Autore libro: Syme R., pagine 78
ESAURITO

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L'interesse per il ruolo e la struttura delle classi dirigenti nel mondo antico caratterizza tutta la produzione di R. Syme, uno dei maggiori studiosi viventi di storia e storiografia romana, la cui reputazione internazionale si lega a testi ormai classici come "La rivoluzione romana" (1939), "Tacito" (1958), "Sallustio" (1964).

Il taglio particolare della sua ricerca emerge anche negli scritti del presente volume, che riproduce una serie di lezioni tenute da Syme nel 1958 all'Università di hamilton (Canada), sul formarsi e l'evolversi delle èlites coloniali nell'ambito di tre grandi imperi: quello romano, quello spagnolo, quello inglese.

Professore brillante, Syme evita con naturalezza i rischi dello specialismo erudito, condensando in un discorso limpido e vivace competenze che spaziano ben oltre gli specifici confini della storia antica.

I tre diversi contesti vengono esaminati alla luce di una problematica unificante, quella della durata. Quali furono le ragioni che permisero all'impero romano di sopravvivere per tanti secoli, senza subire lacerazioni interne o seccessione di province?

Quali cause, per converso, determinarono il relativamente più rapido sgretolarsi degli imperi spagnolo e inglese d'America?

E in che misura incise sui divesri processi il rapporto fra le aristocrazie provinciali e i relativi geverni centrali?

La storia delle province romane di Spagna, le cui risorse umane, debitamente valorizzate, diedero nuova linfa ai ranghi ormai consunti della dirigenza quiritaria; le vicende della colonizzazione spagnola, rilette al di fuori dei tradizionali percorsi, segnati dalla "leggenda nera" di orrori e crudeltà; la vita e la seccesione delle colonie inglesi d'America prendono vita in queste pagine attraverso un'analisi ricca di dati puntuali, di scorci inediti, di riflessioni, che illuminano nel profondo le complesse articolazioni del potere. 

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