Sulla fuga delle idee

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Autore Binswanger L.; pag. 334
ESAURITO

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Sulla fuga delle idee, pubblicato per la prima volta nel 1933, è il lavoro col quale Ludwig Binswanger ha posto le basi di ciò che, grazie a lui, stava per nascere e che sarebbe diventata l'«analisi esistenziale» (Daseinsanalyse) in psichiatria. Di quest'opera, ormai diventata un classico in tutto il mondo, si offre qui la prima traduzione italiana. Questo libro è dedicato allo studio dell'essere-nel-mondo dell'individuo maniacale, attraverso l'analisi fenomenologica della fuga delle idee. Esso conserva ancor oggi, malgrado siano passati tanti anni, una sicura carica innovativa nell'ambito degli studi psichiatrici.

Da un lato, infatti, il saggio dello psichiatra svizzero impegna nel tentativo di penetrare il fenomeno della mania dall'interno, considerando il malato sempre come un essere umano singolare, e senza cedere alla tentazione di ridurre il suo comportamento al disturbo di questa o quella funzione (biologica, psicofisiologica, neurologica, cognitiva, ecc.) presa come metro di giudizio. Dall'altro, Binswanger fa ricorso alla fenomenologia (Husserl) e all'ontologia fondamentale (Heidegger), inducendo fenomenologi e filosofi a farsi carico del difficile compito di riconsiderare la loro teoria e la loro pratica. In tal senso.

Sulla fuga delle idee è un libro che si rivolge a un pubblico interessato sia alla psicopatologia sia alla filosofia.Il lavoro di Binswanger ha oggi la forza di una sfida perché provoca un'incisione nel tessuto compatto dell'onnipotenza tecnologica. Il terreno sul quale questa sfida si regge è costituito dalla radicale connotazione antropologica dell'impostazione binswangeriana e dalla profonda impressione che destano il suo rigore metodologico e la sua assoluta originalità rispetto alla psichiatria dominante

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