Storia della Repubblica.

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Autore Accame G.; pag. 441
ESAURITO

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Uomo di destra, Accame rilegge criticamente, ma senza tesi preconcette, le vicende nazionali dal 1946, analizzando i fattori politici, economici e culturali, che hanno guidato l’azione governativa e deciso il futuro della comunità. Accame evidenzia la sostanziale debolezza politico-costituzionale della penisola; la crisi permanente del sistema giudiziario; il dissesto economico cronico e gli scandali delle partecipazioni statali; gli intrecci fra la finanza criminalità e i ‘poteri forti’. Se da un lato egli riconosce i progressi sociali compiuti tra gli anni cinquanta e la fine del millennio, dall’altro lato segnala che l’alternarsi dei governi, tecnici e politici, non ha risolto le questioni essenziali legate alla nascita della repubblica.

La spaccatura fra un nord produttivo e un sud in difficoltà; i ricorrenti casi di corruzione; l’insofferenza per la pressione fiscale e per la soffocante burocrazia; il regionalismo disorganico e contraddittorio: tutti fenomeni che sopravvivono nell’Italia che galleggia, ma non rinnova la sua grandezza. Le analisi di Accame e i suoi riferimenti alla crisi strutturale del sistema italiano sono ancora attuali, e sono un utile strumento di riflessione per guardare al futuro dell’Italia con una maggiore consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità.

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