Sindacalismo Nazionale. Storia raccontata da un protagonista
Quando si parla del sindacalismo “nazionale” ci si riferisce a una cultura sociale che affonda le proprie radici ideologiche nell’insegnamento di Giuseppe Mazzini: la fiducia in un cambiamento rivoluzionario della società italiana in cui lavoratori e classi più povere si sarebbero unite per una più grande Italia, migliorando al tempo stesso le proprie condizioni personali e quelle della comune Patria. Non solo la visione di un Paese più forte e unito, ma anche l’opposizione alle logiche marxiste, responsabili dell’impoverimento generale e di una lotta di classe immanente e distruttiva per l’economia nazionale, e all’appiatimento burocratico-partitico della Cgl legata al Partito socialista, fautrice di una visione parlamentare dell’azione politica e sociale.
A farci conoscere l’organizzazione che nel secondo Dopoguerra perseguiva questi intendimenti, la Cisnal (Confederazione italiana dei sindacati nazionali dei lavoratori) è Nazzareno Mollicone che, da semplice iscritto in età giovanile, è arrivato a svolgere per essa attività a livello aziendale, di categoria, nazionale e confederale. Il libro vuole farci conoscere lo svolgimento ed i risultati di tutte queste esperienze personali, considerate alla luce dei principi ispiratori del sindacalismo nazionale e di una situazione economica e sociale in cui i concetti di nazione e lavoro avevano un senso profondo. Diversamente dalle molte analisi di taglio storico, questo libro è un prezioso racconto di vita vissuta e funge al tempo stesso da piccola guida su questioni tecniche che riguardano i lavoratori (dalla contrattualistica al licenziamento, dalla sicurezza sul lavoro alla partecipazione), utili a quanti già conoscono questo campo e a quanti ad esso vogliano avvicinarsi.