Rinascimenti italiani. 1380-1500
Al mito del Rinascimento e alla sua celebrazione come un presente fecondato dalle ritrovate saggezze dell’Antichità, Élisabeth Crouzet-Pavan sostituisce qui l’orizzonte dei “Rinascimenti” italiani: un plurale per l’autrice obbligatorio, perché oltre al Rinascimento che tutti conosciamo ve n’è un altro, meno evidente di quello dei sapienti e degli artisti, ma non per questo meno vivo, grazie al quale continuano a vivere e a rivivere passati prossimi e remoti.
Raffigurazioni, ricordi, azioni sono così altrettanti anelli di una catena che l’una contro l’altra, l’una insieme all’altra fan dialogare le epoche senza sosta, dando origine a un’era dei paradossi, dove grandi speranze coesistono col timore del Giorno del Giudizio, dove i sogni di armonia universale coabitano con le angosce del peccato, dove la ricerca della bellezza si confronta con la coscienza del male.
Da Milano a Napoli, da Firenze a Venezia, da Roma a Ferrara: con rigore e sensibilità di studiosa, e con un approccio originale e di piacevole lettura, l’autrice ci invita a viaggiare con la mente in un mondo affascinante e a tuffarci in un universo umano segnato dall’amore per la vita e dalla paura della morte, da un’esaltazione dell’intelligenza creatrice e da un profondo senso di finitezza, per ritrovare e comprendere la ricchezza storica, culturale, artistica e tecnica del periodo forse più esaltante dell’avventura umana, in tutte le sue luci, ombre, ambiguità.