"Per me, e una grande benedizione essere diventato Monaco".
A questa frase, gli occhi gli si riempirono di lacrime. Sedevamo tutti e due nel cortile del S.M. del Santo Precursore di Essex in Inghilterra, l'ultimo giorno prima della partenza e mi dava gli ultimi consigli per la mia via in Grecia.
Descrisse le difficolta che mi aspettavano, come era capitato anche a lui, ma non poteva, come diceva, concepire la sua vita senza la tonaca. Aveva gli occhi pieni di lacrime.
Afferro, con la mano destra, la manica sinistra della sua tonaca, muovendola leggermente e disse esattamente questo: "Questa nera et onorata tonaca non la cambierei neppure con la porpora regale! Qui, sotto questa tonaca consunta, si nasconde un Dio!"
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