Pio XI e la Cristiada. Fede, guerra e diplomazia in Messico (1926-1929).

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Autore Valvo P.; pag. 544
ESAURITO

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La guerra cristera (o Crìstiada) rappresenta un evento drammatico non solo per il Messico ma per il cattolicesimo universale, protagonista dal 1926 al 1929 di uno sforzo di mobilitazione senza precedenti a sostegno dei cattolici messicani perseguitati dal governo rivoluzionario laicista e anticlericale di Plutarco Elias Calles. In prima linea, sia nel contrastare la "congiura del silenzio" che sembra avvolgere la persecuzione della Chiesa in Messico sia nel favorire la soluzione diplomatica del conflitto armato, è la Santa Sede, i cui archivi permettono oggi di ricostruire le riflessioni e i dubbi che hanno attraversato la Curia di Pio XI, insieme alle decisioni prese dal pontefice e dai suoi collaboratori.

Oltre al problema della legittimità del ricorso alle armi contro l'autorità costituita, affrontato dal papa all'insegna del realismo ma al tempo stesso in continuità con la dottrina tradizionale, il conflitto religioso messicano pone all'ordine del giorno altre questioni, come la difficile convivenza delle preesistenti organizzazioni del laicato cattolico con la nuova Azione Cattolica di Pio XI, o come la possibilità di introdurre in Messico il modello statunitense di separazione tra Stato e Chiesa per una effettiva libertà religiosa.

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