Phantasticus. - Disputa del chierico Pietro con l'insensato Raimondo
In un momento fondamentale della storia del medioevo, alla vigilia del Concilio di Vienne che sciolse l'Ordine Templare (1314), un clerico ed un laico discutono sui grandi temi della cultura del Medioevo europeo: la Crociata, la Chiesa, il rapporto fra Europa ed Islam fino a risalire alla concezione dell'uomo ed al ruolo della fantasia.
In prima edizione italiana una breve summa della cultura medievale al suo tramonto ad opra di una delle principali figure di mistico filosofo e poeta del medioevo.
Lullo parla con calore, acume, dolcezza, ma anche pizzica come il sale; chiama "al pane, pane ed al vino, vino", come dicono gli spagnoli.
Santa libertà di spirito prettamente evangelica e francescana, che pure costarono al Doctor Iluminado dispiaceri, malintesi e sofferenze varie.
Questo breve testo mostra alla nostra generazione l'urgenza di ricondurci all'essenziale, così come scrisse Shakespeare: "L'occhio del poeta, in una felice ispirazione, spazia dal cielo alla terra, dalla terra al cielo; e mentre l'immaginazione riconosce la figura di cose sconosciute, la penna del poeta ble trasforma in forme, e dà alle cose astratte una sistemazione terrena e un nome" (Sogno di una notte di mezza estate, V,I,7).
Indice del volume:
Prefazione
Un uomo del suo tempo: introduzione a Raimondo Lullo
Nota al Testo
Prologo
I. La fantasia
II. Sulle quattro cause
III. Sull'onore
IV. Sul piacere
V. Sull'ordine
Appendice: da La suprema Arte Generale (Ars Generalis Ultima)
Editore | Il Cerchio |
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