Mediterraneo in guerra. Atlante politico di un mare strategico.
La guerra in Libia e i fatti della cosiddetta "primavera araba" hanno riportato il Mediterraneo al centro del teatro geopolitico globale. Lo hanno fatto dopo un lungo periodo in cui sembrava che il fronte "caldo" delle contese internazionali si fosse spostato a oriente: ma è veramente così? O ciò che sta accadendo è, al contrario, l'espandersi dell'instabilità afro-asiatica seguita alla fine della guerra fredda?
L'unico modo per capire cosa sta succedendo sulle sponde del Mediterraneo è allargare lo sguardo, ricollocando il teatro nordafricano e mediorientale nel più vasto scacchiere internazionale, come fa Fabio Mini in Mediterraneo in guerra. Mini (che è stato Capo di Stato maggiore del Comando Nato delle forze alleate Sud Europa e al vertice della Kfor in Kosovo) attraverso una serie di veri e propri "briefing" ci aggiorna sugli scenari presenti ma soprattutto su quelli del futuro più prossimo. In che modo le rivolte in Egitto e Tunisia sono legate a una rinnovata politica di potenza da parte di alcune nazioni europee? La posta in palio è sempre il controllo dell'energia? In che modo rivoluzioni e guerre nel Nord Africa influenzano i flussi migratori? Cosa succederà in Siria, Iran e Arabia Saudita? Perché ciò che succede a Tripoli o al Cairo (o a Roma), spesso, si può capire solo guardando molto lontano.