Lo scettro spezzato. - Il sogno messicano di Massimiliano d'Asburgo

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Autore libro: principe F. Zu Salm Salm, Collana GLI ARCHI - pagine 264

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La storia del Messico contemporaneo è ricca di eventi tragici ed epocali. La vicenda umana di Massimiliano d’Asburgo, già Vicerè del Lombardo-Veneto, chiamato ad essere Re del Messico nel momento del trapasso dalla colonizzazione spagnola all’indipendenza, è esemplare di un’epoca. Monarca orgogliosamente cattolico fu raggiunto nel 1863 presso la sua sontuosa residenza italiana, il castello di Miramare in Trieste, da una delegazione dell’Assemblea parlamentare di Città del Messico, che il 1° luglio dello stesso anno aveva deliberato di offrirgli la corona ed il titolo degli antichi Sovrani aztechi. Massimiliano d’Asburgo giunse in Messico nel pieno della stagione più feroce della guerra civile planetaria scatenata dalle ideologie della modernità contro il Cattolicesimo e l’ordine sociale. Il suo sogno - dar vita ad una monarchia cattolica e nazionale che sorreggesse l’autonomia e desse prosperità ad un grande paese cattolico - aveva ovviamente dei nemici: liberalismo, protestantesimo, massoneria. Aggredito da una singolare “alleanza” composta da rivoluzionari messicani finanziati e supportati dalla giovane potenza degli Stati Uniti d’America, fu sconfitto e - rifiutatosi di fuggire in Europa - venne fucilato il 19 giugno 1867. Questo raro testo, scritto dal suo Aiutante di Campo, colma una lacuna nella storia contemporanea.

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