La trasfigurazione della natura nell'arte.
In questo saggio del 1934 Ananda K. Coomaraswamy (1877-1947), studioso dell'arte indiana, profondo conoscitore di storia, filosofia, arte, religione e linguaggio orientali, analizza le concordanze tra l'arte medioevale europea e quella asiatica per dimostrare che i principi basilari delle due arti, inizialmente comuni, cominciarono a diversificarsi radicalmente con il rinascimento europeo. Prima di allora per entrambe "l'arte era religione e la religione era arte, non erano semplicemente in relazione, ma erano un'unità". Per esemplificare la sua tesi l'autore analizza, da una parte, i trattati di estetica e i manuali d'arte indiani e cinesi e, dall'altra, l'opera di Meister Eckhart, massimo esponente dell'estetica medioevale del XIV secolo.