LA RESA DI ROMA. 9 GIUGNO 53 a.C. Battaglia a Carre
Il 9 giugno del 53 a.C., sulla pianura di Carre, nell'Alta Mesopotamia, un esercito di cavalieri venuti dall'Iran e dall'Asia centrale sbaraglia un'armata di oltre cinquantamila uomini, inviati da Roma a conquistare l'impero rivale dei Parti. Le frecce degli uomini arrivati da Oriente mettono in ginocchio i romani: oltre metà dei legionari trova la morte sul campo, molti altri sono presi prigionieri e deportati, e quel che è peggio i nemici si impossessano delle insegne militari, estremo disonore per anni nella coscienza collettiva romana. Il generale Marco Licinio Crasso, l'uomo che diciotto anni prima aveva sconfitto Spartaco e fatto crocifiggere sulla via Appia seimila tra schiavi e gladiatori ribelli, riceve una sconfitta umiliante e drammatica.
Giusto Traina racconta con passione un episodio a lungo incompreso della storia di Roma.
Questo volume ha vinto il Premio Cherasco Storia 2011.
Indice:
Prologo
9 giugno 53 a.C., piana di Carre,Alta Mesopotamia VIII.
L’invasione 3
I due imperi, p. 3
- La nuova campagna orientale e il suo comandante,p. 9
- Il corpo di spedizione, p. 20 -
Il primo anno diguerra, p. 35
- Il piano di Crasso, p. 46
II. Aspettando il Demone Bianco 53
Harran/Carre, p. 53
- L’armata di Surena, p. 55
- Nascere con l’arco, p. 66
III. Cronaca di una sconfitta annunciata 73
Lo scontro del 9 giugno, p. 73
- La fine, p. 81
- Il corpo del comandante,p. 85
- I prigionieri e le insegne perdute, p. 90
- Le ripercussionipolitiche e militari, p. 96
IV. La memoria della battaglia 105
Propositi di vendetta, p. 105
- La memoria augustea e la metamorfosidi Crasso, p. 116
- Lo sguardo partico, p. 126
- Plutarcoe l’età imperiale, p. 128
- Carre nella tarda antichità, p. 131
Epilogo 135
Note 141
Bibliografia 165
Referenze iconografiche 193
Indice dei nomi e delle cose notevoli 197