La Repubblica è il primo e più affascinante libro sulla giustizia, sul potere e sullo Stato. Disgustato e deluso dalla politica ateniese (pochi anni prima l'appena restaurata democrazia aveva assassinato il suo venerato maestro, Socrate), Platone si interroga sul senso ultimo dello Stato e giunge a delineare una costituzione ideale in cui i singoli possano convivere armonicamente e in cui l'uomo possa essere veramente uomo.
Utopia, certo. Ma un'utopia che conserva intatto il suo valore, perchè come dice Platone: " a meno che non vengano a coincidere la forza politica e la filosofia, non avranno tregua alcuna dai mali le città, anzi credo neppure il gener umano"
L'ampia introduzione di Francesco Adorno illustra le linee portanti della vertiginosa speculazione platonica calandola nel contesto politico e culturale del tempo.
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