Autunno 1961. Il vescovo Iuliu Hossu è in carcere da 13 anni. È per lui un periodo di totale isolamento e solo il fratello Traian ha il permesso di fargli visita. Gli porta tre quaderni e una boccetta di inchiostro. Hossu – con il timore di essere scoperto dalla Securitate, la feroce polizia segreta della Romania comunista – scrive una lunga e appassionata lettera ai fedeli della sua diocesi e al suo successore. Si augura che quel testo possa vedere la luce quando la Chiesa uscirà dalle catacombe. Traian custodirà i preziosi quaderni fino alla caduta del regime di Nicolae Ceaușescu. Questo straordinario documento storico, pubblicato per la prima volta in Italia, testimonia l’appassionato amore della Chiesa romena di rito bizantino per Dio e per la Chiesa.
This website uses cookies to improve your experience. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies. However you may visit Cookie Settings to provide a controlled consent.