La celeste avvocata. Perchè la Madonna è la nostra avvocata.
In questo testo il cui titolo è ripreso dall’espressione che San Francesco rivolse alla Madonna nella notte in cui fu istituito il così detto “Perdono di Assisi”, l’autore vuol dimostrare che anche alla Madonna si confà questo particolare titolo, avvalendosi del metodo multidisciplinare. Infatti basandosi sui testi kerygmatici si attinge poi alla Tradizione, alla Patristica, alla teologia, alla filosofia, all’ agiografia, alla letteratura sacra e profana, alla storia, al diritto ed all’antropologia. Ne risulta una sorta di arringa che si articola in quattro momenti fondamentali e che diviene sempre più stringente e persuasiva quando man mano si avvicina alla conclusione e alla perorazione finale. L’assunto dell’autore intercetta, fra l’altro, le aspettative non solo di gran parte della comunità degli oranti, ma anche la richiesta presentata esplicitamente a Benedetto XVI da alcuni cardinali che vorrebbe venisse definito un quinto dogma riguardante la Verità su Maria.
L'autore
Conseguita la Laurea in Lettere Classiche con 110 e lode, fu ammesso al Corso di Perfezionamento in Storia Antica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove conseguì il relativo diploma col massimo dei voti e la lode.
Successivamente risultò vincitore di una borsa di studio del C.N.R., occupandosi di Epigrafia e di Protostoria greca.
Superato l'esame di abilitazione all'insegnamento di Scienze Umane, fu dichiarato docente di R.O., presso la Scuola Secondaria Superiore.
Editore | Il Cerchio |
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