I saggi di questo volume toccano la "preistoria" di un concetto che e' essenzialmente e squisitamente moderno, per quanto antica sia la parola che lo designa. Anzi, siamo convinti che si debba lavorare sulla coincidenza dei campi semantici di "Occidente" e di "Modernita'" se davvero vogliamo comprendere a fondo quale sia stato il lungo iter che ha condotto e indotto molti, oggi, a ritenere che esista un "Occidente" come valore etico e culturale e che dirsi "occidentali" sia cosa del tutto ovvia, naturale e irrefutabile.
Avviato con il grande secolo dell'espansione, delle scoperte e delle conquiste oceaniche, il concetto di Occidente segna progressive importanti tappe fra 700 e primo 900, tra il Diwan occidentale e orientale di Goethe e il Tramonto dell'Occidente di Spengler, ma sempre inestricabilmente legato con l'Europa, la sua storia, la sua cultura.
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