L'Europa. - Fra diritti umani e '68
Ricorreva nel 2018 l' anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo, proclamata il 10 dicembre 1948 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite. Per quanto riguarda l'Europa, i diritti umani sembrano presentarsi in ottimo stato di salute e perfetta forma. Tuttavia non di rado l'apparenza inganna, si rivela, appunto, mera apparenza. Come quando un albero gigantesco, un solido gigante della foresta destinato a durare nei secoli, viene roso da una putrefazione interna, destinata a rendersi manifesta solo quando sarà troppo tardi per opporvi un valido rimedio. Se queste osservazioni e questi timori hanno un fondamento concreto, sarebbero all'opera nella società europea fattori non compatibili col tradizionale assetto dei diritti dell'Uomo. Fattori che, almeno in parte, si possono far risalire molto indietro nel tempo, ma che sono stati tutti grandemente rinvigoriti da un evento del qual ricorre quest'anno il 40° anniversario: il 'mitico' (come si ostinano a definirlo i suoi ingrigiti protagonisti) '68?
L'AUTORE
Francesco Mario Agnoli ha accompagnato alla carriera di magistrato (è stato componente del CSM nel quadriennio 1986-1990) e di giurista una intensa attività di storico con numerose pubblicazioni, fra le quali, edite dal Cerchio, Scristianizzare l'Italia (1996), Le insorgenze antigiacobine in Italia 1796-1815 (2003), Napoleone e la fine di Venezia (2006), Vita, morte e battaglie del generale Giuseppe La Hoz (2009). Presso altri editori, 1799, La Grande Insorgenza-Lazzari e Sanfedisti contro l'oppressione giacobina (Controcorrente, Napoli 1999), Dossier Brigantaggio (Controcorrente, Napoli 2003). Un impegno per il recupero di eventi storici poco conosciuti che lo ha spinto ad un ritorno, dopo Andreas Hofer, eroe cristiano (1979) e Gli Insorgenti (1988), nell'affascinante mondo del romanzo storico con Il ritorno del Leone (il Cerchio 2012). I suoi lavori più recenti sono Antigone e i diritti dell'uomo (Solfanelli, Chieti 2017) e, col Cerchio, il recentissimo Maggio 1915.