19199
Il Risorgimento contro la Chiesa e il Sud. - Intrighi, crimini e menzogne dei Piemontesi
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Autore libro: De Sauclie'res H., pagine 160
"Un altro personaggio, il Conte cavour, non ha niente perduto nel dirigere il movimento della rivoluzione italiana. Figlio cadetto d'un ricevitore generale a Lione sotto il primo impero, non aveva nel 1846 che una mediocre fortuna; e frattanto egli è morto milionario nel 1861. E' vero che si può dire che il Conte Cavour è stato intemediario pel matrimonio di S.A.R. la principessa Clotilde con S.A.R. il Principe Rosso, e che per questo egli ha ricevuto, a proposito d'un affare di riso, un'enorme sensaleria".
"Non sappiamo forse noi come si fece quest'odiosa iniquità che si chiama il Regno d'Italia?...Non abbiamo noi assistito alla sua creazione?... Il Piemonte dice, è vero, nel suo linguaggio subalpino: Io sono l'Italia, io cedo ai voti dell'Italia! Ma giacchè tu sei l'Italia, perchè da fratello barbaro e snaturato massacri i tuoi fratelli? E chi ti ha dato il diritto di opprimerli col tuo giogo? Dove sono i trattati che hanno esteso il tuo piccolo regno dalle Alpi fino al Mar Jonio?...Che diritti hai su questi possedimenti?...Il tuo diritto, il tuo unico diritto, io non lo vedo inscritto che su una carta d'ammissione ai clubs della Giovine Italia, fra il diritto dell'assassino, del rivoltoso, fra una bomba fulminante, un cannone ed un pugnale!"
"Non è sempre Voltaire che si beffa di Dio, ed il '93 che proscrive il cattolicismo in nome della nazione, e manda i preti al patibolo in nome della libertà?...Non è ancora il liberalismo che calunnia ed insulta la Chiesa sotto la Ristaurazione, e nel 1850 aizza il popolaccio contro i Gesuiti ed abbatte la Croce, quest'Albero d'amore divino e di libertà? In fine non è ora come pel passato che si antepone il rozzo appettito alla Religione, e la ragione a Dio?...
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