Guerra senza limiti. L'arte della guerra asimmetrica fra terrorismo e globalizzazione
15,00 €
Disponibile
Autori: Qiao Liang., Wang Xiangsui., pagine 204.
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Certi libri traggono forza dagli eventi che li hanno seguiti. Allora una semplice descrizione realistica può essere additata come responsabile di quanto succederà, mentre i veri colpevoli sono coloro i quali non sono riusciti ad avvedersi di quanto stava già accadendo. Scritto tra il 1996 e il 1999 e ora riproposto in un’edizione aggiornata dal Generale Fabio Mini che pone su questo testo il suggello del coautore, Guerra senza limiti - L’arte della guerra asimmetrica fra terrorismo e globalizzazione muove dall’analisi della Guerra del Golfo del 1991, primo esempio di nuova integrazione tecnologica in campo militare. Poi il discorso si allarga a scrutare “Il volto del dio della guerra di oggi”.
In un crescendo tramato di bagliori visionari, suggestioni letterarie e filosofiche, riflessioni geostrategiche e ricorso alla retorica combinatoria, il libro approda alla dimensione della interpretazione complessiva dell’epoca che stiamo vivendo e vivremo domani sotto il profilo della conflittualità. Da una Cina che non viene quasi nominata – si direbbe un accorgimento degno dei 36 stratagemmi del pensiero militare cinese – ci giunge un’opera estrema che oggi, oltre a costituire uno dei maggiori successi editoriali in ambito strategico degli ultimi anni, “risplende luminosa, possiede il mistero dell’Oriente e il rigore dell’Occidente, come se le gronde del palazzo di Taihe fossero collocate, maestose e vibranti, su una colonna del Partenone nella loro maestosa intensità”.
Dalla postfazione del Generale Fabio Mini alla nuova edizione di Guerra senza limiti.
La forza di Guerra senza limiti, di questo libro, sta nel presentare la complessità e le interazioni di una miriade di fattori, apparenti e nascosti, diretti e indiretti e di renderli comprensibili senza fare propaganda e manipolazione a sua volta.La forza di questo libro non sta tanto nella capacità di previsione del peggio, che qualsiasi cassandra riesce comunque a fare; sta nel fatto che mentre tutto ciò che viviamo e tutte le verità che verifichiamo anche dolorosamente sono state “semplificate” facendole partire dall’11 settembre, questo libro è antecedente all’evento. La sua analisi non parte dalla guerra al terrorismo, non si lascia annebbiare da questo fatto contingente, ma l’anticipa partendo da dieci anni prima e da una guerra che tutti, compresi i colonnelli cinesi, in una eccessiva semplificazione, credevano finita anche se incompiuta. Guerra senza limiti ha valore di riflessione più oggi di tre anni or sono proprio perché oggi andiamo perdendo la percezione della complessità e veniamo manovrati e limitati dalle nostre stesse paure rivolte ad uno solo, e forse neppure – oggettivamente e in prospettiva storica – il più importante, dei parametri.
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Sono stati due militari cinesi, i colonnelli Qiao Liang e Wang Xiangsui, a definire Osama Bin Laden "l'interprete più efficace di un nuovo tipo di guerra", prima degli attacchi agli Usa, nel libro "Unrestricted warfare" che esce ora in italiano con il titolo "Guerra senza limiti. L'arte della guerra asimmetrica fra terrorismo e globalizzazione" per le edizioni Libreria editrice goriziana. I due commissari politici dell'esercito cinese hanno pubblicato l'opera in inglese due anni orsono, rinverdendo una tradizione del loro paese nella trattazione delle tecniche militari che vanta tra i capostipiti il celeberrimo "L'arte della guerra" di Sun Tzu. L'opera analizza i nuovi scenari bellici mondiali, spiegando il terrorismo e le sue tecniche, la guerra condotta attraverso le manipolazioni del media, le azioni di pirateria sul web, le turbative dei mercati azionari, la diffusione di virus informatici e altre armi non tradizionali. E dall'analisi emergono anche visioni come quella che "il terreno di scontro nelle nuove guerre è ovunque" e indicazioni di tipo tattico come quella del "non combattimento" e della manipolazione della tecnologia da cui dipendono la vita e il futuro dei moderni Stati. I due militari cinesi dedicano spazio a Bin Laden, in particolare, ricordando come esempi di nuova tecnica bellica gli attacchi alle ambasciate Usa in Kenya e Tanzania. Curatore dell'edizione italiana del libro è il generale Fabio Mini, capo di stato maggiore del comando Forze alleate del Sud Europa, già comandante della brigata Legnano durante l'operazione Vespri siciliani e addetto militare aeronautico e per la difesa a Pechino, autore di libri e articoli su materie strategico-militari.
Qiao Liang, i cui antenati provenivano dalla provincia di Hunan, è nato nella contea di Xin, provincia di Shanxi, nel 1955 da una famiglia di tradizioni militari. È membro dell'Unione degli scrittori cinesi, vicedirettore dell'Ufficio di produzione del Dipartimento politico delle Forze aeree ed ha il grado di colonnello superiore dell'aeronautica, oltre ad essere uno scrittore di primissimo piano. Tra le sue opere più importanti ricordiamo Gate to the Final Epoch, Spiritual Banner e Great Glacial River. È stato più volte insignito di riconoscimenti nazionali e militari. Oltre alle sue creazioni letterarie, per lungo tempo si è dedicato allo studio della teoria militare ed ha collaborato con altri scrittori alla stesura di A Discussion of Military Officer Quality, Viewing the Global Military Big Powers e A Listing of the Rankings of Global Military Powers.
Wang Xiangsui è nato nel 1954 a Guangzhou da una famiglia di tradizioni militari. Arruolatosi nell'esercito alla fine del 1970, ha successivamente ricoperto gli incarichi di istruttore politico, intendente politico di gruppo, vicecapo di sezione, intendente politico di reggimento e viceintendente politico di divisione. Attualmente lavora presso l'Unità politica delle Forze aeree della Regione militare di Guangzhou con il grado di colonnello superiore. Ha collaborato con altri autori alla stesura delle opere A Discussion of Military Officer Quality, Viewing the Global Military Powers e A Record of Previous Major Global Wars.