Gli ussari alati
Una vera e propria epopea storica, un romanzo appassionante su un capitolo fondamentale dell'epoca moderna.
È l'11 settembre 1683. Il feroce esercito turco è pronto ad attaccare il cuore dell’Europa cristiana, Vienna. Cresce la preoccupazione nel mondo cattolico. Non è semplice radunare le forze necessarie a opporsi al nemico, dopo che gli scismi del secolo precedente hanno diviso i cristiani e le ambizioni politiche contrappongono i re appartenenti alla stessa fede. Proprio in questo momento di grave pericolo i personaggi più influenti d’Occidente si cimentano nell’ennesima crociata. L’Europa è spezzettata tra Stati e staterelli e i suoi sovrani sono divisi da invidie, antipatie e questioni territoriali, ma l’Impero ottomano è al culmine della sua potenza. Eppure, mentre le voci e i sussurri di un pericolo oscuro proveniente da sud-est corrono più veloci di qualsiasi staffetta, sono in pochi a rendersi conto che la posta in palio è che di lì a poco, sui cieli d’Europa, da ogni guglia e da ogni campanile, sventoli la bandiera con la mezzaluna – che il vero obiettivo di Kara Mustafà non è Vienna, la “mela bianca”, ma la “mela rossa”: Roma. Non lo capisce il “re cristianissimo” Luigi IX di Francia, che per delle ruggini verso Leopoldo I, imperatore del Sacro Romano Impero, decide di non intervenire, abbandonando la capitale austriaca al suo destino. Le speranze sembrano già perdute, ma non è così. Il papa affida a un frate cappuccino, padre Marco d’Aviano, il compito di creare una Lega Santa tra i sovrani cattolici, chiedendogli in particolare di cercare l’appoggio della Polonia, nelle cui brughiere è custodito il segreto dei misteriosi ussari alati, corpo guerriero d’élite di cui si sa solo una cosa: è l’unico, nell’intera storia militare europea, a non essere mai stato sconfitto. E così, mentre dall’alto delle mura di Vienna già si scorgono, all’orizzonte, le avanguardie del più grande esercito turco che abbia mai messo piede in Europa, proprio gli ussari alati potrebbero essere l’ultima speranza per la città.
Gli Ussari alati affronta il tema caldo e controverso dello scontro-incontro tra culture, le cui radici gettano una luce in più su cui riflettere. Degna di nota è la tipologia variegata delle informazioni: oltre agli elementi storici, utili per l'inquadramento cronologico, sono presenti tantissime curiosità riguardanti luoghi, oggetti e personaggi.
Daniele Cellamare è nato nel 1952 e si è laureato in Scienze Politiche all'università Luiss. È docente presso la Sapienza di Roma e il Centro Alti Studi della Difesa. Autore di numerose pubblicazioni di storia contemporanea, collabora con Rivista Militare e altre testate nazionali. Vive a Roma ed è appassionato di studi sulla storia militare. Gli Ussari alati è il suo primo romanzo.