Fine del secolo americano?
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«È un volume che fa a pezzi, usando solidi e assai persuasivi argomenti, la generale credenza, la vulgata che si è ormai affermata, sull’inesorabile, inevitabile, declino americano, sull’eclisse in atto della potenza americana».
Sono in tanti a pensare che molto presto gli Stati Uniti, sfidati dalla Cina e da altre potenze emergenti, non saranno più lo stato guida del mondo. Stiamo dunque già vivendo in un’epoca post-americana? Non necessariamente. Come capacità di influenzare gli altri il potere ha diversi modi per affermarsi: la coercizione (hard power); i finanziamenti, l’attrazione o la persuasione (soft power). Tutte dimensioni ugualmente importanti. Per questo la superiorità economica da sola non è sufficiente. Lo status di superpotenza degli Stati Uniti potrà essere minato dai problemi interni e dal boom economico cinese, ma - sostiene Nye - la loro potenza militare, economica e il loro soft power continueranno a superare quelli degli avversari per i decenni a venire: un autorevole correttivo al pessimismo diffuso sul futuro degli equilibri mondiali.
Joseph S. Nye Jr. è professore nella John F. Kennedy School of Government di Harvard. Ha collaborato con alcune agenzie governative e ricevuto, come riconoscimento per il suo servizio, il Distinguished Honor Award. Tra i suoi libri: «Il paradosso del potere americano» (2002) e «Soft power» (2005) per Einaudi; «Leadership e potere. Hard, soft, smart power» (2009) e «Smart power» (2012) per Laterza.