Federico II di Svevia. Rivoluzionario o conservatore?

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Autore De Netto L.; pag. 444

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Sovrano illuminato, despota moderno, fondatore del primo stato monarchico amministrativo, legislatore avanguardista, antesignano dell'unificazione politica italiana, campione della laicità dello Stato contro la presenza della Chiesa... Su Federico II Hohenstaufen si è scritto e detto molto. Ma come stanno realmente le cose? Chi era in realtà Federico II? Quali i suoi valori? Quali i motivi e le finalità delle sue azioni? Qual è stata la sua vera politica? Come vanno letti ed interpretati leggi e documenti del grande Sovrano?

In questo libro il moderno si scopre antico, la scomunica appare sotto una luce nuova, il campione della laicità si rivela l'ideatore dei roghi per gli eretici, il Sacro Romano Impero, tradizionalmente germanico, diventa mediterraneo, i mussulmani da nemici infedeli si trasformano in alleati dell'Impero, uno Stato dipinto come "illuminista" risulta invece fondato sullo "Ius Divinum", e Federico II da eretico va al contrario a personificare il simbolo della Cattolicità imperiale, incarnando l'apogeo del Medioevo europeo.

L'agire di Federico II di Svevia, lungi dal delineare l'avvento dell'assolutismo regio e dall'esprimere improbabili visioni laiche ed anticristiane tipicamente moderne, si rivela così una grande Rivoluzione Conservatrice per la tutela dell'"ordo mundi" dell'Età di Mezzo. Prefazione di Mons. Nicola Bux

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Editore Il Cerchio

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