De re militari. - Pratica e teoria nella guerra medievale

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Autore libro: Settia A.A., Edizione Viella, pagine 336
ESAURITO

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Sarebbe un grave errore pensare che, nel corso dei secoli medievali, il modo di combattere sia rimasto sempre uguale a se stesso. benchè gli elementi naturali e le limitate disponibilità tecniche non cessassero di condizionarne lo sviluppo, mezzi e procedimenti di azione furono oggetto di continue innovazioni alle quali non fu estranea la costante influenza dei modelli antichi.

In quale misura la conoscenza dei trattatisti latini pesò sugli ordinamenti militari medievali?

Essa fu indubbiamente precoce e duratura e , dopo la fondamentale esperienza dell'età comunale, trovo in Italia una prima sintesi negli Insegnamenti di Teodoro I di Monferrato.

tanto l'esperienza pratica quanto la tradizione teorica concorsero, in misura non facile da stabilire, alla formazione del sapere militare corrente.

Le influenze antiche ripresero la loro preminenza in età umanistica con la composizione di nuovi trattati come i De re militari di Roberto Valturio e di Antonio Cornazzano, opere che, ispirate alla riscoperta dell'antichità e alla "guerra come opera d'arte" dei condottieri italiani, contribuirono, insieme con i modelli umanistici , ad estendere la loro influenza a tutto l'occidente.

Il medioevo militare in Italia

Parte prima. L’incidenza dei modelli antichi

Premessa

1. La trasmissione del sapere militare

Dinastie di ingegneri e di signori. Gli scambi per imitazione. La memoria lunga degli insuccessi. Dinastie di condottieri. La “buona guerra”. Le interferenze della tradizione scritta. L’ambiguità delle testimonianze. Le tattiche della fanteria. Teodoro di Monferrato e Filippo di Clèves. Note.

2. Umanesimo e arte bellica

L’eredità classica e l’educazione del principe guerriero. Vegezio e la pratica sul campo. Roberto Valturio e il macchinismo. Gli effetti della «mirabile» bombarda. Antonio Cornazzano e la valorizzazione dei moderni. Il condottiero ideale. Nota bibliografica. Nota bibliografica aggiuntiva.

3. «Viriliter et competenter»: l’uomo di guerra

La figura del «doctus ad bellum». «Acies ad bella ordinare». La pratica del comando. Note.

Parte seconda. La pratica e la nuova dottrina

Premessa

1. Gli «Insegnamenti» del principe

L’eredità comunale. Le insegne, i suoni, il profitto. La sperimentazione diretta. Un modello scaligero? Note.

2. Un esercito per il marchese

«Ad militiam imponendam». Le forme di mobilitazione e il grado di inadempienza. La prova di forza del biennio 1323-1324. Note. Nota bibliografica aggiuntiva.

3. La battaglia di Gamenario (22 aprile 1345)

Tra letteratura e storia. Il Piemonte guerriero al tempo di Gamenario. Capire una battaglia. Note.

Parte terza. Innovazione, tradizione, storiografia

Premessa

1. Balestre, pavesi e lance lunghe

La tripartizione funzionale e la sua fortuna storiografica. La terribilità della balestra. «Cum lanceis summe longitudinis». Lo scudo detto “pavese”. A modo di conclusione. Note. Nota bibliografica aggiuntiva.

2. Il fiume in guerra

La pericolosità delle acque. Guadi, ponti e fortezze. Le fazioni milanesi. L’Adda e la difesa di Milano. Note.

3. Il medioevo militare in Italia: 1980-2000

Le fonti. Le armi. Fortificazioni e assedi. L’alto medioevo, i Normanni in Italia, la crociata. Dai comuni ai signori. I condottieri. Note. Nota bibliografica aggiuntiva.

Opere citate
Indice dei nomi

Aldo A. Settia, è stato professore di storia medievale presso l’Università di Pavia. Ha studiato in particolare la storia del popolamento, l’organizzazione territoriale civile ed ecclesiastica e le tecniche belliche medievali.
Tra le sue pubblicazioni, Chiese, strade e fortezze nel medioevo italiano (Roma 1991), Comuni in guerra. Armi ed eserciti nell’Italia delle città (Bologna 1993), L’illusione della sicurezza. Fortificazioni di rifugio nell’Italia medievale (Vercelli-Cuneo 2001), Rapine, assedi, battaglie. La guerra nel Medioevo (Roma-Bari 2002). Per la Viella ha pubblicato anche, in questa collana, Proteggere e dominare. Fortificazioni e popolamento nell’Italia medievale scheda del libro e Tecniche e spazi della guerra medievale.

 

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