La destra in cui Solinas si riconosce non è quella retorica della vecchia guardia né quella fracassona di certi politicanti di oggi. Il percorso culturale dell'autore ha orizzonti sovrannazionali e rivendica un debito ideologico verso scrittori e personaggi talvolta sorprendenti. Nella galleria di ritratti attraverso cui Solinas conduce in questo libro, come fosse una galleria di "progenitori elettivi", troviamo dunque autori come Saint-Exupéry, Hemingway, Rimbaud e Chatwin. A interessare Solinas è lo spirito di avventura che li accomuna: l'avventura di appassionarsi a un'ideologia, di farsi militante di un'idea, di cercare altrove, in altre terre, quello che non si trova nella propria.
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