Costantino il Grande tra medioevo ed età moderna

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A cura di Giorgio Bonamente, Giorgio Cracco, Klaus Rosen, edizioni Il Mulino, pagine 405.

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Il volume unisce all'interesse di ricerca scientifica su una figura molto discussa e documentata - quella dell'imperatore romano Costantino il Grande (274-337) - l'esigenza di una revisione della memoria storica del cristianesimo su tematiche di fondamentale interesse. Parlare di Costantino nel passaggio dall'età medievale a quella moderna significa infatti riconsiderare il "battesimo di Silvestro", la fondazione di Costantinopoli, la "translatio imperii" e la "Donazione di Costantino" non tanto per mettere in campo le indagini - e le polemiche - sulla formazione di una serie di "falsi" storici, ma per indagare sull'impiego che l'età moderna ha fatto e fa dei vari "miti" concernenti questo imperatore. Un'attenzione particolare viene rivolta all'iconografia relativa a Costantino, che ha esercitato una funzione fondamentale per diffondere e fissare a tutti i livelli l'immagine "ufficiale" dei momenti salienti della sua storia. La trattatistica politica di quei secoli viene inoltre riesaminata sotto il duplice versante della contestualizzazione storica e dell'elaborazione della tradizione, non senza qualche approfondimento su aspetti specifici, come quello della presenza della figura del primo imperatore cristiano nella Russia moderna o nella cultura del ducato di Savoia.

Giorgio Bonamente è professore ordinario di Storia romana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Perugia. La sua ricerca si sviluppa nell'ambito della storiografia tardoantica e riguarda in particolare l'età di Costantino il Grande, la divinizzazione degli imperatori e Giuliano l'Apostata. Giorgio Cracco, già Direttore del Centro per gli studi storici italo-germanici in Trento, è professore ordinario di Storia della Chiesa all'Università di Torino. Tra i suoi temi di studio ricordiamo la storia dei rapporti tra religione e strutture urbane nell'epoca di passaggio dal medioevo all'età moderna. Klaus Rosen è professore emerito di Storia antica dell'Università di Bonn. Si occupa di storia della religione cristiana e pagana nell'età imperiale romana, di storia del pensiero politico classico e di storia e storiografia tardoantiche.

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