C'ERA UNA VOLTA L'INVIATO SPECIALE. Memorie e rimpianti di un giornalismo che fu

19,00 €
Disponibile

Autore: Francobaldo Chiocci

Editore: Il Cerchio

Pagine: 225

Details

Nostalgia, rabbia e de profundis per un giornalismo sconfitto dal web. L'internauta che soppianta il testimone diretto, la notizia che arriva in tempo reale ma senza la passione e lo sguardo del reporter che la inseguiva col miraggio dello scoop o con ansia di verità.

Ora si può descrivere, girare e anche raggirare il mondo cliccando anzichè viaggiando.

Ma questo non è soltanto un libro di meditazioni e raffronti su come si dievntava e si era giornalisti un tempo, quando tutti ambivano alla qualifica di inviato speciale.

E', anche, un moleskine di ricordi di vita professionale vissuta e annotazioni ora patetiche, ora scanzonate su olre mezzo secolo di avventure e disavventure a latere di eventi e coinvolgimenti.

Incontri, interviste, scoperte, sorprese, confidenze, episodi e retroscena sconosciuti o minimizzati, alcuni dei quali clamorosi. Ad esempio, l'impostura mediatica sulla fame in India, la doppia verità di Scalfaro sul caso Moro, le bugie di Oriana Fallaci, la persecuzione di Padre Pio, la guerra Iran-Iraq e gli orrori nelle carceri di Evin, la latitanza di Feltrinelli, le avventure in soccorso dei profughi vietnamiti, Papa Luciani che sbugiarda i giornalisti su papa Giovanni "filocomunista", il suicidio di Bibby Sands e l'IRA che vuole allearsi al Vaticano, il frate che confessò Mussolini a salò, il repubblichino che intervistò Kruscev, le minacce delle BR, la ribellione di monsignor Lefebvre, il mancato "rapimento" di Emanuele Filiberto. 

E anche per sorridere, futilità come la serenata di Totò a Sofia Loren oppure le beffe di redazione del mitico Angiolillo e l'anneddotica su gelosie, vanagloria, trappole, sgambetti e altri diversivi nel caravanserraglio di quei carissimi concorrentiche erano i rivali del giornalismo viaggiante che fu.

NOTE SULL'AUTORE:

FRANCOBALDO CHIOCCI è stato inviato speciale per Il Tempo, di cui nel 2013 è diventato direttore il figlio Gian Marco, per L'Europeo e per Il Giornale.  Ha diretto a Firenze i quotidiani La Città e le Gazzette toscane della catena Longarini, ad Ancona il Corriere Adriatico e a Napoli il giornale del Sud.

Ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo della Luiss.

Tra i suoi libri: Lacrime e bugie per l'India (1966), Padre Pio, storia di una vittima ( con L.Cirri, 1967), il matto di Dio ( con A. Consiglio, 1968), L'arpa, la croce, il fucile (1989), Si metta per un attimo nelle mie penne (con E. Vaime e F. Venanti, 2006).

Ha curato la pubblicazione de I lituani al mar di Laptev, l'inferno di ghiaccio nei lager comunisti, di Dalia Grinkeviciute (2009).

Tra i riconoscimenti ricevuti, il Premio Hemingway per il giornalismo, l'Ucsi-recoaro alla carriera, il Città di Penne, il Valentino d'oro, il Civiltà del mare, il Nuovo Spoleto, il Premio Montecatini, il Premio Cirri-Caravella.

INDICE:

  • IL CHI É DELL'AUTORE
  • C'ERA UNA VOLTA L'INVIATO SPECIALE
  • S'INIZIAVA DA TROMBETTIERI E S'IMPARAVA DAI TROMBONI
  • IETTATORI PORTAFORTUNA E CRISANTEMI DALLA FORCA
  • "DI CHE COSA TI OCCUPI?" SPECIALIZZATO NEL GENERICO
  • LACRIME E BUGIE PER L'INDIA OVVERO LE VERITÀ NON VERE
  • SEDUZIONE E TIRANNIA DELLA PAROLA SCRITTA
  • DAL TESORO DI MUSSOLINI AL BUNKER DI FELTRINELLI
  • EDDA, RACHELE E CESIRA LE "ARZDORE" DEL DUCE
  • ZINGARI CON LA PORTATILE PREDATORI DI SCAPPATOIE
  • C'ERA SEMPRE QUALCUNO CHE FACEVA DA INTERNET
  • PAPA PER UN MOMENTO ELETTO DA UN REFUSO
  • QUANDO GLI ANNI DI PIOMBO ERANO QUELLI TIPOGRAFICI
  • UNA CIURMA CORSARA ASSORTITA E SOLIDALE
  • CONTRO IL VATICANO IN DIFESA DI UN SANTO
  • DAL GRAN PROVOCATORE AL GRAN CONCILIATORE
  • AL FRONTE COI PASDARAN E COL FIGLIO DI GHEDDAFI
  • VARIETÀ E CAZZEGGI COME GENERE ESTIVO
  • QUEI GIORNALISTI STORICI PER CASO
  • ARPE, CROCI E FUCILI NEI FUOCHI DI IRLANDA
  • IMPREVSTI DEL MESTIERE: TAVOLI VERDI, LETTI E GUAI
  • NON SOLO LUTTI E MACERIE TRA LE VITTIME DEI DISASTRI
  • NAVIGANDO NEL MAR GIALLO TRA I CINESI E BOAT PEOPLES
  • IL RAPPORTO FIDUACIARIO COME SPADA DI DAMOCLE
  • A SCUOLA DI GIORNALISMO MEGLIO IL PROTO DEL TUTOR
  • AL "SI" DI CARLO E DIANA PER SFUGGIRE ALLE BR
  • A PRANZO COI BOSS MAFIOSI, A DIGIUNO TRA CHI LI CACCIA
  • SUL SET CON FELLINI E I SUOI CRAPULONI
  • IN DIFESA DI ENZO TORTORA MA NON DI ORIANA FALLACI
  • INFILTRATI SPECIALI GLORIE E VERGOGNE
  • L'AMLETO D'ASPROMONTE E LA NUOVA 'NDRANGHETA
  • QUEGLI ANIMALI DEI GIORNALISTI
  • LE "ISLAS ENCANTADES" TRA DARWIN E SIMENON
  • TRAPPOLE, SCHERZI E CENE DELLE BEFFE
  • SCALFARO UNO E DUE SULLA FINE DI MORO
  • DAL MOLESKINE DEI RICORDI
  • IL SINEDRIO DEL CALCIO
  • GLI DEI DELLA PAZZIA
  • UNA LESA OMERTÀ
  • CANZONETTE E CANZONATI
  • RIBELLI PER TROPPA FEDELTÀ
  • IL SANTO E LO SCISMATICO
  • IL POLITOLOGO E LA PORTINAIA
  • I GIUSCOMUNICATORI
  • MAIALATE DI AVVOCATI
  • SILLOGISMI DA PM
  • TOGHE ROSSE E TOGHE ROSA
  • AMNISTIE GRADITE E NO
  • MORIRE COL SILENZIATORE
  • CUORE DI MAMMA COMUNISTA
  • SERENDIPITÀ CARNEADE
  • GIORNALISTI DA CANTINA
  • NUOCERE PER LODARE
  • SCIMMIOTTANDO D'ANNUNZIO
  • ET IN AUSTRALIA EGO
  • CON I PIEDI LEGATI...
  • IL RAMPERTI DIMENTICATO
  • IL NOVIZIO E LA ZARINA
  • DOVE SCHIUMÒ L'ABISSO
  • LE LEZIONI DI REYKJAVIK
  • LA BACHECA DEL REDUCE
  • UN MORTO SOPRANNUMERARIO

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