Brigida di Svezia. Regina di profezia (1303-1373).
Discendente dalla famiglia reale dei Folkungar, Brigida (1302/1303-1373) trascorre la sua giovinezza in un ambiente aristocratico e raffinato, imbevuto di profonda fede religiosa, la stessa che, dopo il matrimonio con Ulf Gudmarsson e dopo la nascita dei suoi otto figli, la spinge a intraprendere, insieme al marito, lunghi pellegrinaggi religiosi in tutta Europa e a scegliere di divenire terziaria francescana.
Già prima, tuttavia, ella era riuscita a valicare i confini territoriali della Svezia, entrando in contatto con il ricco contesto intellettuale europeo, grazie al suo direttore spirituale, Matthias, dottore in teologia nell’Università di Parigi.
Dama di corte della regina Bianca, moglie di Magnus Eriksson, cercò di influenzare la politica svedese, come si vede nel libro ottavo delle Rivelazioni, la raccolta delle visioni nel corso delle quali la santa intrattiene un rapporto d’amore intimo e assoluto con lo Sposo divino.
Tale rapporto, iniziato alla morte di Ulf, la spinge prima a fondare un monastero ad Alvastra, il primo dell’Ordine da lei creato, poi, dopo un lungo soggiorno nella penisola italiana, a intraprendere un viaggio in Terrasanta, durante il quale, in visita nei luoghi della vita di Cristo, ella ne rivive intensamente le fasi salienti, fino ad assistere alla Sua nascita e alla Sua Passione e a partecipare alle Sue sofferenze.
La fama di Brigida è legata soprattutto alle sue doti profetiche, che le procurarono grande considerazione presso papi e sovrani, e che giustificano la definizione che la santa dà di sé come «mistica giga» nelle mani di Cristo.