Abramo, Mosè, Elia. Ritratti biblici.
Details
Le vite dei santi di Antonio Sicari fanno pensare ai quattro sensi della Scrittura su cui il cardinale de Lubac scrisse pagine memorabili: «La lettera insegna i fatti, l’allegoria che cosa credere, il senso morale che cosa fare e l’anagogia dove tendere». E’ che i santi di Sicari non sono dei personaggi catturati dalla critica storica ma sono delle persone autentiche, in carne ed ossa, inserite in una realtà concreta, la storia del popolo di Dio innestata sul corpo di Cristo.
Contemporaneamente, le biografie diventano altrettante figure teologiche che aiutano il credente a penetrare più a fondo nel mistero di Cristo. Sono dei modelli di vita cristiana, insegnano la tensione verso la patria celeste. E sempre a proposito di concretezza Sicari sembra riuscire meglio nel delineare figure di santi a noi vicine, persone la cui memoria è ancora viva nel popolo di Dio e ora, queste figure di patriarchi riprese dalla Bibbia, vale a dire dalla tradizione viva nel popolo di Dio. Con la sua Rivelazione «Dio invisibile nel suo immenso amore parla agli uomini come ad amici e si intrattiene con essi per invitarli ed ammetterli alla comunione di sé». Così la Costituzione sulla Sacra Rivelazione. E Sicari riesce qui a mostrarci questi amici di Dio per eccellenza, Abramo, Mosè ed Elio, i depositari della confidenza di Dio, coloro cui il Signore affidò il segreto della sua elezione e del suo amore.
Non sono storie esangui quelle di Sicari, ma una spiegazione spirituale che rivela il senso pieno della Scrittura che anticipa e modella il volto di Cristo.